Collirio cannabis terapeutica, farmaco per glaucoma

Last Updated on 13 Marzo 2019 by Dr. Marco Ternelli

collirio cannabis terapeutica glaucoma farmaco galenico

Se stai cercando un collirio cannabis terapeutica legale in Italia, sappi che è possibile farlo preparare in alcune Farmacie di Farmagalenica, nei Laboratori Galenici attrezzati (v. lista delle farmacie nel link in fondo all’articolo).

L’uso di questo collirio cannabis terapeutica è destinato al trattamento del glaucoma oppure al dolore oculare o qualsiasi altra indicazione il Medico voglia indicare, se c’è letteratura scientifica a supporto, in base alle Legge 94/98 (Legge Di Bella).

NOTA: A MAGGIO 2017 un funzionario dell’UCS ha fatto sapere che non considera realizzabile il collirio in quanto non in Farmacopea.

Dal 5 Maggio 2017, la cannabis è in Farmacopea Tedesca.

Evidenze scientifiche dell’uso di cannabis terapeutica nelle patologie oculari?

L’aumento della pressione intraoculare è il maggior fattore di rischio per l’insorgere del glaucoma, una neuropatia ottica progressiva che è la prima causa assoluta di cecità nel mondo e la prima causa di cecità irreversibile.

Una pressione intraoculare alta può causare un progressivo danneggiamento del nervo ottico e delle cellule della retina. Se il danno è severo, il risultato può essere la cecità. (https://sensiseeds.com/en/blog/top-4-benefits-cannabis-glaucoma/).

Esistono attualmente molti farmaci utilizzati nel controllo della pressione (beta-bloccanti, analoghi delle prostaglandine, simpaticomimetici, inibitori dell’anidrasi carbonica ecc…), ma la Cannabis si è mostrata efficace nel ridurre la pressione intraoculare al fine di prevenire il danno che può portare alla cecità.
Inoltre, è stato visto (eh beh…) come la cannabis terapeutica abbia anche un’azione neuroprotettiva (si veda http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1772142/).

Lo stesso DM 9/11/2015 indica il glaucoma come uno degli usi consentiti della cannabis terapeutica.

DM 9/11/15
Ridurre o eliminare gli effetti collaterali sistemici del THC grazie all’uso locale

Perchè ricorrere ad un collirio cannabis medica realizzato dal Farmacista Galenista?

Cannabis inalata = effetti su tutto il corpo

La più grossa difficoltà riscontrata finora nell’utilizzo della Cannabis Sativa L. per il trattamento del glaucoma risiede nel fatto che, per mantenere un effetto terapeutico consistente, il paziente dovrebbe effettuare frequenti somministrazioni/assunzioni nel corso della giornata, con conseguente possibilità di insorgenza dei “classici” effetti collaterali della Cannabis o meglio del THC (stanchezza, ansia, tachicardia, ipotensione ecc.), anche perché spesso gli studi si riferiscono a cannabis terapeutica fumata o inalata.

Questo problema viene brillantemente risolto grazie all’Arte del Farmacista, che permette di realizzare sul momento (estemporaneamente) un collirio cannabis terapeutica per permettere la somministrazione oculare dei cannabinoidi (THC, CBD e tutti gli altri presenti nel fiore).

Collirio = uso locale, effetti locali

L’uso locale permette, infatti, di limitare fortemente gli effetti collaterali sistemici che si potrebbero presentare con una assunzione orale o inalatoria della Cannabis.
Inoltre, la cannabis terapeutica ha notoriamente proprietà miotiche, cosa che la rende utile nel trattamento del glaucoma.
Infine è ormai accettato che il THC, principio attivo presente nella cannabis, deve molti dei suoi effetti all’interazione con i recettori cannabinoidi (CB1 e CB2).

I recettori CB1 sono presenti nel cervello, nel midollo spinale, nei polmoni, nel cuore, nel tratto urogenitale e gastrointestinale e anche nell’occhio: studi istologici e farmacologici supportano il ruolo diretto del recettore oculare CB1 nella riduzione della pressione intraoculare indotta dai cannabinoidi (leggasi http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1772142/).

Esistono studi sull’uso del collirio cannabis medica nel glaucoma?

Interessante è il seguente estratto e lista di studi, preso dall’Handbook Of Cannabis [tradotto]:

Per minimizzare i possibili effetti collaterali sistemici e massimizzare la concentrazione del farmaco nel sito di applicazione, l’applicazione topica sarebbe l’ideale forma di somministrazione. Comunque, gli estratti naturali di cannabis così come i sintetici, sono altamente lipofili e hanno una bassa solubilità in acqua, determinando una difficoltà pratica in questa modalità di somministrazione. L’epitelio corneale è altamente lipofilica e il suo attraversamento è uno step cruciale e limitante per farmaci lipofili come i cannabinoidi (Green and Roth 1982; Jarho et al. 1996; Jay and Green 1983). La solubilità in acqua del farmaco è un’altra importante proprietà nel determinare l’efficacia, dato che la superficie dell’occhio è costantemente coperta dal fluido lacrimale. Ulteriori fattori che influenza l’assorbimento corneale includo la dimensione della molecola, la carica e il grado di ionizzazione. Precedenti esperimenti con l’uso oculare di soluzioni con cannabinoidi ha implicato l’uso di oli minerali come eccipiente, ma si sono dimostrati irritanti per l’occhio umano (Green and Roth 1982). Recentemente, diverse colliri con microemulsioni e ciclodestrine hanno mostrato di migliorare il passaggio dei cannabinoidi attraverso la cornea. Queste formulazioni hanno portato ad una significativa riduzione dell’IOP (Green and Kearse 2000; Jarho et al. 1998; Laine et al. 2002; Naveh et al. 2000; Porcella et al. 2001).

Handbook Of Cannabis, Oxford Press 2016

Alla luce di queste considerazioni, delle varietà di Cannabis Medica attualmente disponibili, la varietà di cannabis Bedrocan o Pedanios 22/1, che contiene il 22% di THC, è la varietà maggiormente consigliata e prescritta per l’allestimento del suddetto collirio.

Nulla vieta al Medico, comunque, di richiedere l’allestimento di un collirio con solo CBD (es. da varietà Bedrolite o Aurora 1/12) o sia con CBD che THC.

Caratteristiche del collirio alla cannabis terapeutica

Il collirio viene allestito nel Laboratorio Galenico della Farmacia sotto cappe a flusso laminare, garantendo la sterilità del preparato finale.
Inoltre, nella formulazione del collirio a base di Cannabis è presente un agente emulsionante che viene utilizzato

  • per aumentare il tempo di contatto del farmaco con le superfici oculari (quindi per aumentare la durata di azione dello stesso)
  • per ridurre la tensione superficiale sulla superficie oculare e favorire la penetrazione dei principi attivi nelle strutture oculari.

Chi stabilisce la posologia del collirio?

Per quanto riguarda la posologia del collirio cannabis terapeutica, come per ogni altra preparazione a base di cannabinoidi, essa va individuata dal Medico prescrittore, ma solitamente è sempre bene iniziare con basse dosi per poi aumentare gradualmente in caso di necessità.

Prassi è iniziare, pertanto, con l’installazione di 1 goccia di collirio al giorno in ogni occhio, per poi aumentare gradualmente e in assenza di effetti collaterali, a seconda del bisogno, fino ad un massimo di 2 gocce ad occhio ogni 4 ore o comunque secondo prescrizione medica.

Come utilizzare correttamente il collirio cannabis terapeutica

Qualche consiglio per l’instillazione corretta del collirio:

  1. lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone;
  2. svitare il tappo del flacone contagocce e controllare che la punta del contagocce non sia danneggiata;
  3. non toccare con la punta del contagocce sia l’occhio, che le ciglia;
  4. inclinare la testa all’indietro e guardare in alto, verso le sopracciglia e mettere il dito indice dell’altra mano sotto l’occhio interessato. Con il dito tirare la palpebra inferiore delicatamente lontano dall’occhio, creando un sacco congiuntivale dove far cadere il farmaco;
  5. spremere il flaconcino e instillare una goccia nel sacco congiuntivale aperto;
  6. riportarsi in posizione verticale;
  7. tenere le palpebre chiuse e premere con il dito indice verso l’angolo interno (vicino al naso) delle palpebre chiuse, per far sì che il collirio rimanga nell’occhio e non defluisca;
  8. premere dolcemente per circa 1-3 minuti
  9. richiudere il flacone senza toccare nè pulire la punta del contagocce;
  10. conservare il flacone secondo le istruzioni sulla confezione, in frigo tra i 2 e gli 8 °C
  11. alla fine lavarsi le mani di nuovo.

Modalità particolari per la prescrizione/vendita del collirio cannabis

Per poter acquistare legalmente un collirio cannabis come farmaco galenico, è necessaria una ricetta medica non ripetibile che può essere fatta da QUALSIASI Medico (di base, specialista, eccetera) e richiede una ricetta bianca (a pagamento per il paziente) con particolari formalismi: è possibile scaricare un facsimile della ricetta da qui. Essendo un estratto, inoltre, è soggetto alla analisi di titolazione previste dal Decreto 11/2015, quindi è necessario rivolgersi ad una Farmacia in grado di fornire la titolazione dei/l principi/o attivo/i.

Il Farmacista Galenista può preparare virtualmente qualsiasi quantità di collirio, solitamente i flaconi sono da 5 o 10 ml; il costo dipende sia dal costo della materia prima (marijuana), dell’estrazione e della sterilizzazione in cappa a flusso laminare. IN MEDIA, il prezzo finale si aggira intorno ai 80-100€ per il flacone da 10 ml.

Per cercare e visualizzare l’elenco completo delle Farmacie di Farmagalenica in grado di allestire un collirio cannabis terapeutica, consultare il motore di ricerca cercagalenico.it (si aprirà una nuova finestra).

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Buongiorno sono di Trieste sapete per favore indicarmi una farmacia dove si.puo trovare questo collirio, immagino serva la ricetta può forse darla il proprio medico di base? Potete aiutarmi?grazie

Anzi tutto grazie per la risposta e per la gentilezza.Siccome in questo momento nessuna terapia ormai è efficace nel mio caso,vorrei un consiglio da lei su come muovermi per avere questo tipo di collirio e quale è più indicato nel mio caso,perchè ne ho visto vari.Grazie

Salve..ho il glaucoma da diversi anni,ho subito vari interventi chirurgici,sono stato bene per un po ma ora la mia pressione non scende più,ne con colliri ne con pasticche ecc..vorrei un consiglio da lei su questi colliri, possono essere efficaci nel mio caso?grazie

Salve dott. Ternelli. Ho 55 anni e la pressione endoculare ai massimi livelli, da alcuni anni. Mia madre da anni con glaucoma, pur sotto farmaci (colliri) non riesce a tenere sotto controllo la pressione e non ha risolto neanche con l’intervento con valvole di drenaggio. Adesso le vogliono fare il laser. A me, per adesso, gli oculisti non hanno prescritto terapia, perché non ci sono riduzioni del campo visivo e neanche danni al nervo ottico. Ma ogni tanto parlano di iniziare la terapia e io non vorrei mettere colliri (visto il risultato di mia madre) perché so che una volta… Leggi il resto »

Buonasera dott. Marco. dopo un intervento di cataratta mi è stato diagnosticato un aumento della pressione degli occhi (32 e 22), non mi è stato saputo dire se è una cosa temporanea o permanente e mi è stato prescritto un collirio con beta bloccanti che, pur riducendo la pressione a 18 in entrambi gli occhi per sicurezza devo continuare a prendere. Io sono asmatica e ho letto che può provocare improvvise crisi d’asma anche mortali, quindi non sono proprio tranquilla. Potrei sostituire con un collirio alla cannabis? E se sì dove posso trovarlo? Abito a Livorno La ringrazio anticipatamente Enrica… Leggi il resto »

spett.dr marco
potrei usare il collirio per retinopatia diabetica stabilizzata ?se si dove lo trovo in Piemonte ?grazzie
paolo

C’e’ differenza fra il collirio commercializzato in Olanda e i colliri disponibili in Italia ?

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